Conserve di Capperi

Ho raccolto dei capperi selvatici di ritorno da un' escursione botanica fatta ad Alessandria del Carretto, uno dei posti più magici della Calabria, che invito chiunque a visitare, vicini o lontanissimi che siate, alla fine dell'inverno, durante la sagra millenaria della "pita", o nel cuore  dell'estate, per il  festival musicale "radicazioni", o in un qualsiasi anonimo giorno dell'anno, che  l'incanto dei paesaggi, l'atmosfera del posto e l'amabilità dei suoi abitanti, quasi tutti cantanti e suonatori d'organetto, surduline, tamburelli e flauti, renderanno indimenticabile. Garantisco!!!

Ma torniamo ai  capperi. La pianta  ha dei fiori bellissimi e profumati, simili a quelli della rosa canina. Sono proprio i fiori, quando sono ancora gemme non sbocciate, ad essere utilizzati in cucina, dopo averli fatti maturare sotto sale o con l'aceto. Appena raccolti infatti, hanno un sapore amaro sgradevolissimo, che perdono durante la fase di conservazione.
I frutti del cappero, dall'aspetto di piccole zucchine di colore verde intenso, vengono solitamente preparati sotto aceto.
Della pianta si utilizzano  anche i germogli più teneri, buoni da mangiare crudi in insalata.




Boccioli di capperi sotto sale
Capperi e sale grosso nella stessa quantità

Scegliete i boccioli  più piccoli dei capperi raccolti ed eliminate il piccolo gambo. Lavateli  accuratamente e metteteli ad asciugare su un telo per più ore. Pesateli e, in una ciotola, mescolateli ad una quantità di sale grosso pari al loro stesso peso . Disponeteli  nei vasetti. Nei giorni successivi si formerà del liquido che dovrete eliminare ogni giorno. Trascorsa una settimana  potrete chiudere i barattoli cospargendo ancora di sale.

Frutti di capperi sotto aceto
Frutti di cappero, sale,  aceto di vino bianco e chiodi di garofano

Lavate i frutti  e metteteli ad asciugare dopo aver tolto loro il gambo. Mescolateli ad abbondante sale fino e lasciateli in una ciotola per tre o quattro giorni.  Togliete l'acqua in eccesso che si sarà formata. Sciacquateli sotto l'acqua corrente, lasciateli asciugare e metteteli nei barattoli coperti di aceto con qualche chiodo di garofano.



4 commenti:

  1. Personalmente non amo molto i capperi ma Adriano sì quindi nelle ricette li aggiungo sapendo che gli piacciono. Dalle mie parti non si trovano, intendo coltivati e selvatici, ma trovo questi post esplicativi ed illustrativi sempre molto interessanti per avvicinarsi a prodotti che non si conoscono!
    Grazie

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    1. Grazie a te Camiria! Sono sicura che se trovassi un cespuglio di capperi li ameresti pure tu! Non capiti mai quaggiù? :)

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  2. Che bello, dove sono nata i capperi crescono sulle mura della rocca, chi ha provato a coltivarli mi ha raccontato che sono proprio anarchici, crescono solo dove vogliono loro, per questo non ho mai tentato, anche se mi piacciono parecchio, soprattutto tritati per condire le patate lesse!

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  3. Allora sarai nata "dove c'è sempre il sole"... :) Tanti baci Ca(p)ra!

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